![]() ![]() IL GIRASOLE
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NOME SCIENTIFICO: Helianthus annuus Nome inglese: Sunflower seed Pianta Famiglia: Asteraceae (Compositae)
NOMI LOCALI E DIALETTALI: Girasù (Dialetto di Quargnento) Virassol, Tournasol gross (Piemonte), Giasu, Zirasoi (Liguria), Girasol (Lombardia), Mirasul, Zirasol (Emilia), Fiore di S.Marco, Echizia, Corona reale (Toscana), Girasuli (Sicilia).
Origine Il
girasole è l'unica pianta originaria del Nordamerica e del
Perù ad aver raggiunto importanza mondiale per l'utilità
dei suoi semi. Ora i maggiori produttori mondiali di semi di girasole sono l'Argentina, la Russia, l'Ucraina e gli Stati Uniti.
NOME Il nome "girasole" deriva dal caratteristico movimento eliotropico che le piante di questa specie presentano durante la fase giovanile: esse possono ruotare mediante torsione del peduncolo, grazie ad un meccanismo ormonale di tipo auxinico, in modo da mantenere l'apice sempre rivolto verso il sole. All'alba le calatidi sono rivolte verso Est, poi iniziano a ruotare per trovarsi, al tramonto, rivolte verso Ovest; durante la notte il peduncolo si torce in senso opposto. Questa particolare caratteristica cessa prima che le calatidi giungano a maturazione, dopo di che le calatidi rimangono costantemente rivolte verso Nord - Nord Est. piegati verso terra sotto il peso dell'infiorescenza.
Questa
pianta è ad impollinazione entomofila, quindi la
fecondazione è completamente incrociata (vista la
proterandrìa, la fecondazione autogama sarebbe comunque
impossibile).
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Notizie scientifiche La pianta erbacea annuale presenta una radice fibrosa e un fusto alto fino a 2,2 metri (specie coltivata in Italia) con interno spugnoso e leggero. Le foglie opposte in basso e alternate in alto, sono ovali o cuoriformi percorse da una o da tre nervature. Presentano un picciolo robusto. Il loro margine è seghettato. La superficie e il picciolo sono ruvidi per la presenza di robusti peli che si originano da un grosso tubercolo. I fiori sono riuniti in enormi capolini portati da robusti peduncoli ingrossati al di sotto del capolino, che è circondato da brattee di aspetto fogliaceo. I fiori , che possono essere più di mille in un solo capolino, sono di due tipi : quelli esterni hanno una grossa lingula oblungo-lanceolata e giallo-dorato, quelli interni sono piccoli e bruni; hanno tutti alla base una brattea acuminata. La fioritura è proterandra e centripeta: maturano, cioè, prima gli organi riproduttivi maschili (stami) rispetto ai femminili (stigmi), partendo dai fiori più esterni a quelli più interni. Al termine della fioritura i ligulati cadono. Il frutto è un achenio nerastro o grigio con striature più scure, di forma ovale e con la superficie vellutata. Alla sommità non ha il pappo ma solo due squamette che cadono precocemente. I girasoli sono strettamente imparentati con i topinambur, che appartengono al loro stesso genere.
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SEMINA Il girasole è una pianta annuale, a ciclo primaverile-estivo, varia in funzione della località: il girasole viene seminato verso metà marzo nel Sud Italia e dalla fine di marzo ad Aprile al Nord. Un impianto precoce, nelle aree del centro Sud, consente alla coltura di sfruttare la piovosità di fine inverno - inizio primavera, può permettere un incremento delle rese in semi. Semine troppo anticipate causano però problemi dovuti a ritorni di freddo; una semina troppo ritardata comporterebbe d'altra parte l'effetto negativo della carenza idrica estiva. Essendo originaria di ambienti a clima temperato, predilige temperature relativamente alte; le esigenze termiche sono maggiori nelle prime fasi di crescita e diminuiscono leggermente alla maturazione: per la germinazione sarebbe ottimale un'alternanza giornaliera di 12-23° C; nonostante ciò, il girasole è in grado di germinare anche a temperature più basse, intorno ai 4° C. Lo stadio di plantula è molto resistente alle basse temperature, anche inferiori allo zero (-3, -5° C). La densità è compresa tra 50.000 e 70.000 piante/ha; si possono impiegare seminatrici da mais (distanza tra le file di 60 cm) o da barbabietola (distanza tra le file di 45-50 cm). La distanza tra le file è normalmente compresa tra i 45 e i 75 cm. La quantità di seme necessaria varia da 5 a 7 Kg/ha
CONCIMAZIONE:
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RACCOLTA:
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CONSERVAZIONE: Per conservare correttamente i semi di girasole occorre seguire le seguenti condizioni: Temperatura: < 14 °C. Umidità relativa: < 60%
USO: Dai semi di girasole si ottiene un olio di pregevoli qualità nutritive, mentre con i residui della spremitura si ottengono alimenti per il bestiame. I semi crudi stessi vengono spesso mischiati ai mangimi per il pollame. I semi salati e tostati
si consumano soprattutto in alcuni paesi dell'area mediterranea (Spagna
e Portogallo in testa).
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USI TERAPEUTICI: Nella farmacologia ufficiale il girasole ha un'importanza non trascurabile: nei suoi fiori si trova un glucoside della quercitina e, inoltre, basi amminiche, sali di calcio dell'acido solanico, xantofilla. L'insieme di queste sostanze assicura una riconosciuta azione antitermica e diuretica, con efficacia anche per le terapie antimalariche. Servono infatti nella
produzione delle prostaglandine, particolari ormoni che regolano la
pressione, rafforzano il sistema immunitario e facilitano la produzione
di HDL ovvero del colesterolo buono.
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VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER 100 GRAMMI DI PRODOTTO: Calorie kcal 612 Energia kJ 2539 Grassi g 49,57 Proteine g 22,70 Carboidrati g 18,76
Fonte: USDA
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